Ottimizza le degustazioni al Vinitaly

Ottimizza le degustazioni al Vinitaly.Ci avviciniamo al vinitaly e starete preparando la degustazione più impegnativa dell’anno. Oltre 4.000 cantine e più di 15.000 etichette sono alla vostra portata. Dovrete solo mostrare il calice e lasciarvi sedurre dalla proposte. Spesso da questa manifestazioni si torna soddisfatti, entusiasti, contenti di aver partecipato ad un evento di tale portata che non ha messo limiti alla vostra fantasia. Allo stesso tempo non si torna a casa più ricchi di quando siamo partiti con la valigia piena di buoni propositi.

E’ vero che la manifestazione offre possibilità infinite, ma proprio per questo se non si affronta la fiera con un progetto si rischia di perdersi tra le numerose offerte senza goderle a pieno. Avrete bevuto molto, spesso cose interessanti. Sicuramente avrete conosciuto produttori e aziende. Avrete scoperto vini e zone vitivinicole che non hanno mai fatto parte del vostro bagaglio. Ma quanto vi è rimasto fissato nella mente? Che idea vi siete fatti delle offerte commerciali del nuovo anno? Che comparazione avete fatto tra le diverse cantine e proposte?

Noi vi proponiamo il nostro percorso, già sperimentato lo scorso anno con grande successo. E’ impegnativo ma tornerete a casa con la mente ricca e ben organizzata ma soprattutto contenti per avere ottimizzato al meglio le vostre degustazioni al vinitaly senza perdervi neanche un sorso.

SCOPRIAMO I NOSTRI LIMITI

E’ vero che la manifestazione è illimitata, il vero problema è che siamo limitati noi. I nostri strumenti di degustazione devono essere centellinati. Non possiamo pensare che il nostro fegato possa bere tutto. Il nostro naso se messo a dura prova non reagirà più. Il nostro palato dopo ricche bevute non riuscirà più a distinguere tannino, morbidezza e acidità. La situazione si aggrava quando passiamo da un Sagrantino Montefalco ad un Lambrusco, poi ad un gewurztraminer e alla ribolla gialla, per poi assaggiare un barolo chinato e tornare al chianti classico. Passare di vino in vino senza rispettare le regole base della degustazione uccide i nostri sensi. Molti di voi staranno storcendo la bocca, chiaramente nessuno è cosi avventato da fare scelte scellerate del genere, eppure vi assicuro che una volta superati i tornelli ed entrati nel primo padiglione molti cadono nelle tentazioni ed iniziano a lasciarsi andare.

Vediamo gli errori più comuni commessi durante le degustazioni al vinitaly prima di presentarvi la nostra formula.

GLI ERRORI PIU’ COMUNI

Si parte con un progetto sbagliato. Il più errato è quello di focalizzare le scelte sulla regione, ad esempio il primo giorno si scelgono due o tre regioni. Sempre a titolo di esempio si seleziona Toscana e Friuli. Avete idea di quante offerte propongono queste due regioni? Vi assicuro che non basta una settimana per valutarle tutte. Solo la toscana presenta almeno una decina di aree che offrono una visione diversa del sangiovese. Sempre in toscana trovate dei vini bianchi di grande interesse senza parlare dei vini dolci.

Il Friuli non è da meno. Collio, colli orientali del friuli e grave hanno un quantità infinita di prodotti che spaziano dalla ribolla alla gialla al sauvignon blanc, fino al pinot grigio, per poi passare allo schioppettino e al refosco chiudendo con il picolit ed in mezzo c’è una serie infinta di vitigni internazionali di cui il Friuli è una grande esponente. Vi rendete conto di quanto stressate i vostri sensi?

Altro errore. Partire proprio senza un progetto. Il risultato sarà che entrerete nel primo padiglione che trovate e ci resterete fino a sera. Uscirete barcollanti e il giorno dopo l’unica cosa che vi ricorderete sarà la scritta Emilia Romagna o Lazio o qualsiasi altro nome della regione nel quale vi siete rifugiati.

Poi c’è l’errore di chi affronta il vinitaly con un progetto troppo impegnativo. Ovvero si parte da casa con la lista della spesa in cui viene riportata con esattezza ogni cantina e singola etichetta che si vuole degustare. Se sarete particolarmente bravi lo porterete a termine a discapito di uno stress mentale e fisico non indifferente. Altrimenti alla terza o quarta cantina abbandonerete ogni impresa velleitaria e aprirete le porte ad ogni sostanza alcolica che giri nei vostri paraggi. Dico che è molto impegnativa perché vi costringe ad un tour de force tra stand e padiglioni alla ricerca delle cantine, ed il tempo impiegato in questa ricerca è spesso superiore a  quello dedicato alle degustazioni

Ce ne sono tanti altri di errori comuni ma sono talmente banali che evito di affrontarli.

Entriamo invece nel merito, conosciamo i nostri strumenti per affrontare le degustazioni al vinitaly.

TARATE I VOSTRI STRUMENTI

Tutto ruota intorno a naso, bocca e ovviamente fegato. Evitiamo di passare da un vino ad un altro senza regole, quindi dividiamo la nostra giornata in due parti e due vitigni. La mattina ad esempio dedichiamola al sauvignon blanc e il pomeriggio al nebbiolo. Questo permette ai nostri sensi di non essere aggrediti e riconoscere con più semplicità le peculiarità. Ma soprattutto potremmo fare delle comparazioni e tornare a casa sapendo ad esempio quale sarà l’offerta del sauvignon blanc sul mercato per l’annata in corso.

In parole povere avrete ottimizzato il vostro vinitaly. Attenzione perché dire Sauvignon Blanc non vuol dire nulla, perché tutte le regioni di’Italia producono questo vino e non possiamo girare i padiglioni senza un percorso.Vi offriamo una seconda idea per completarlo. Ovvero selezionare una o due regioni che secondo voi vale la pena provare per scoprire il vino. Noi lo scorso anno ci dedicammo a Friuli ed Alto Adige. Entrambe nello stesso padiglione e quindi facilmente accessibili. Solo ora, se volete, potete anche abbinare la lista della spesa, ovvero selezionare delle aziende particolari che considerate indispensabili per completare la vostra conoscenza. Certo vi ho detto che la lista della spesa è stressante, ma fatta in questo modo è abbordabile perché non dovrete fare le traversate dei padiglioni in cerca di cantine, le avrete tutte circoscritte quasi sicuramente in un’unica area.

PRESERVATE I VOSTRI STRUMENTI

Chiaramente seguire questo consiglio è già un buon punto di partenza per preservare i  vostri sensi. Ma impegnatevi anche in questi altri piccoli accorgimenti. Non sovraccaricate il naso. Tra una degustazione e ll’altra passeranno alcuni minuti per spostarsi tra gli stand. Ma non basta. Ogni tanto uscite a prendere una boccata d’aria, fate quattro chiacchiere e purificate le vostre narici. Inoltre evitate di bere troppo. Limitatevi ad un sorso per etichetta e se possibile evitare di ingerire troppo vino. Importante, anzi fondamentale è portarsi l’acqua. Idratatevi, fatelo in continuazione. Se riuscite portatevi qualcosa da mettere sotto i denti che ovviamente non sia troppo saporito, va bene del pane oppure dei grissini. Mangiate ogni tanto, inviate messaggi diversi ai vostri strumenti.

LA PAUSA PRANZO VA FATTA

Superata indenne la mattina vi aspetta il tour de force pomeridiano. Concedetevi una lunga pausa, almeno 40-45 minuti per mangiare e parlare. Questo consiglio è forse il più importante che si possa dare perché spesso sottovalutato.  Il nostro fisico deve essere in forza, vi ricordo che durante il giorno sarete 8 ore in piedi e forse di più. Inoltre è importante divagare. Parlate di altro. Calcio, politica, viaggi, lavoro, quello che volete. Trovate un interlocutore e affrontate qualche discorso che sia lontano dal vino. La vostra mente per otto ore sarà soggetta a questa bevanda, non saturatela.

PRENDETE APPUNTI

Che noia. E’ vero ma fatelo. Il mio consiglio è di evitare carta e penna, perchè alla lunga risulterà ingombrante andare in giro con questo fagotto, ma soprattutto ogni volta dovrete trovare un posto per poter scrivere. L’altro aspetto negativo è che per sbrigarvi non annoterete tutto. Vi consiglio invece di registrare un audio sul vostro smartphone. Io lo scorso anno ho fatto così. Anche in mezzo alla confusione vi assicuro che la vostra voce sarà limpidissima quando la riascolterete. Lo smartphone lo avete sempre con voi. Potete salvare molte più informazioni e non richiede sforzi particolari. Gli appunti sono fondamentali perchè vi aiuteranno a fissare dei concetti nella mente, vi aiuteranno a scolpire le degustazioni al vinitaly nella vostra memoria.A patto che lo facciate a pochi giorni dalla chiusura della manifestazione.

DATEVI UN PREMIO

Non fate risultare le vostre degustazione al vinitaly troppo serie e impegnative. Dovete darvi un premio, dovete avere una ricompensa che vi stimoli a lavorare così tanto. Cercate di finire la degustazione pomeridiana entro le 16:30 o le 17:00 e a quel punto concedetevi un’ora d’aria, godetevi il vinitaly come farebbe un bambino alle giostre.  Ormai i vostri strumenti possono lasciarsi andare. Passeggiate tra i padiglioni e se trovate qualcosa di interessante assaggiatelo e parlate con il produttore. Dovete vederlo come un obiettivo, questo vi aiuterà ad essere costanti durante il giorno.

Vi assicuro che questo metodo vi aiuterà nel destreggiarvi alla manifestazione con molta più semplicità. Ottimizzerete la vostre degustazioni al vinitaly e al ritorno a  casa avrete un bagaglio conoscitivo importante.

Vi consigliamo di leggere anche il nostro articolo su come ottimizzare i tempi per raggiungere la location, evitare le file al parcheggio, le code all’uscita e districarvi tra gli stand con rapidità.