
Ciao Iscritto,
abbiamo selezionato per te il nostro ultimo articolo.
Alla scoperta del Timorasso di Luigi Boveri
Alla scoperta del Timorasso di Luigi Boveri. Con Luigi Boveri si inizia a parlare di vino. Racconti di vigna e di assaggi si alternano ad aneddoti di famiglia. Fino ad arrivare a parlare di mercati, gusti e degustatori facendo qualche tappa storica sul passato del Timorasso e del suo futuro. Con Luigi la degustazione dei suoi prodotti è un incipit alla scoperta di un modo di fare vino coinvolgente. Riesce a portarti tra i suoi vigneti e la sua cantina senza mai essersi alzati dalla sedia. E alla fine ci resta un racconto appassionato di questa azienda, proprio come i suoi vini.
Nel piccolo comune di Costa Vescovato trovano riparo i loro terreni. Un comune composto da 333 abitanti situato a 15 chilometri a sud di Tortona. Il paese è seduto su un crinale tra i torrenti Ossona e il rio Cornigliasca ad una altezza di circa 300 metri dalla quale si respira aria di quiete e serenità.
L'AZIENDA E IL TIMORASSO
In queste terre da 3 generazioni l’azienda Boveri persevera l’antica tradizione rurale di famiglia incentrata sul rispetto della natura. E' sopraggiunto nei primi anni novanta il carattere innovativo di Luigi che ha portato sostanziali cambiamenti tecnologici in vigna e cantina. Ma soprattutto Luigi ha avuto l’intuizione di dedicare ampio spazio alla produzione vitivinicola intuendo le capacità produttive e qualitative della zona. L’azienda oggi impegna 15 ettari di terreni ,di cui 9 ettari a bacca rossa e 6 bacca bianca. Tra i vitigni coltivati troviamo Barbera, Timorasso, Cortese, Croatina e Moscato. Terreni con una superficie prevalentemente argillosa calcarea e marnosa.IL PENSIERO

LA DEGUSTAZIONE DEL TIMORASSO
Derthona 2016. Un vino affinato esclusivamente in acciaio con un grado alcolico di 13,5% prodotto in 20.00 bottiglie. Come tutti i vini dell’azienda anche questo viene prodotto in zona Montale Celli. Un Colli Tortonesi DOC, ovviamente Timorasso 100%. Ci attende alla vista una giallo paglierino acceso con dei leggeri riflessi dorati. Sentori vivaci di agrumi e frutta a polpa bianca si avvicendando alle note di mineralità nonostante la giovane età del vino. In bocca risulta subito fresco e deciso. E' abbastanza equilibrato e con un retrogusto che dona di nuovo note agrumate e citriche di discreta persistenza. Filari di Timorasso 2016. Sicuramente l’etichetta che più ci ha colpito dell’azienda. La produzione scende a circa 6000 esemplari per un vino che si trasforma alla vista in un giallo paglierino con splendidi riflessi dorati. Al naso affascina subita per la pulizia di sentori di ananas, pompelmo, ginestra e mimosa cui fa da sottofondo una piacevole sfumatura minerale. In bocca risulta ancora un vino in evoluzione che ammalia per l’immediatezza della freschezza che subito risveglia piacevolmente il palato. La retrolfattiva è sincera, riportando un retrogusto che regala sensazioni citriche e floreali di buona persistenza. La bevuta ci ha lasciato il ricordo di un vino che ha davanti un’evoluzione interessante. Può ancora sprigionare in potenza e in eleganza ma che al momento è sicuramente godibile e apprezzabile.