Il nostro percorso nel Sauvignon Blanc a Vinitaly 2018

Sauvignon Blanc

Il nostro percorso nel Sauvignon Blanc a Vinitaly 2018.Anche quest’anno abbiamo deciso di affrontare il Vinitaly seguendo dei percorsi studiati a tavolino. E’ impensabile affrontare una tale quantità di cantine senza avere un’idea chiara.

Non  poteva certo mancare un viaggio nel Sauvignon Blanc e verificare quello che quest’anno il mercato propone.  Ebbene, scelto il vitigno abbiamo selezionato una zona. Anche qui abbiamo dovuto scremare vista la sua presenza in ogni parte d’Italia. Il nostro viaggio si limita a due sole regioni, molto rappresentative, il Friuli Venezia Giulia e l’Alto Adige.

Risultato, sul taccuino abbiamo selezionato 10 cantine che per tradizione, precedenti valutazioni e aspettative non potevano assolutamente mancare.

Ve le riportiamo seguendo l’ordine con cui le abbiamo degustate.

Azienda Agricola Valentino Butussi

Un Sauvignon Blanc 2017 di colli orientali di sicuro interesse. Un vino che attira la vista con un colore giallo paglierino intenso e attacca il naso con sentori di foglie di pomodoro e peperone armonizzati da un pesca gialla. Il tutto impreziosito con un delicato accenno di menta.  In bocca arriva una buona acidità senza mai essere troppo irruenta e rimanendo sempre comunque in netto equilibrio.  Lascia un palato assolutamente pulito.

Cadibon

Ammettiamo di essersi presentati al banco di assaggio con aspettative elevate. Non sono state disattese. Cadibon si conferma essere un’azienda del Collio che lavora il Sauvignon Blanc egregiamente. L’annata 2017 ci regala un vino giallo paglierino brillante con uno spiccato equilibrio olfattivo. Leggeri sentori di agrumi si sposano con la frutta esotica e la salvia avvolti in un velo di pomodoro.  Un finale mentolato e minerale conferisce eleganza.  Il bouquet olfattivo trova corrispondenza nelle fase gustativa. La sapidità accompagna sapientemente la freschezza di questo Sauvignon Blanc che entra con intensità ed esce elegantemente senza stressare il palato.

Livio Felluga

Sarebbe stato criminoso non assaggiare il Sauvignon Blanc di Livio Felluga e torniamo quindi in zona colli orientali.  Un vino di 13% dal colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdolini. Un vino da notevoli capacità aromatiche, a nostro giudizio ancor più bilanciate rispetto alle scorse annate.  Le erbe aromatiche , il peperone e la foglia di pomodoro anticipano al naso le note delicate di frutti esotici e biancospino. Immancabile una pulita presenza di mineralità tipica di questa azienda. In bocca risalta una freschezza vivace che risveglia il palato e lo prepara da un ritorno retrolfattivo di  erbe e peperone. Un vino fine e gradevole senza essere mai banale.

La Tunella

In questo caso ci siamo lasciati andare a due degustazione restando nei colli del friuli . Il Sauvignon 2017 si presenta con un colore giallo chiaro tendente al brillante. L’immancabile foglia di pomodoro rimane accesa rispetto alle note mentolate e di frutta gialla e non copre assolutamente il richiamo minerale della marna tipico della zona. In bocca ritroviamo molto di quanto promesso al naso con una sapidità che ben sposa la mineralità.

A questo vino abbiamo fatto seguire il Col Matiss. Un Sauvignon Blanc del 2016 che affronta un affinamento in botti di rovere di Slavonia. Troviamo un vino sicuramente più strutturato e con una eleganza più evidente. La sapidità lascia un po’ del suo posto alla morbidezza. Un vino di decisa intensità olfattiva e gustativa.

Azienda agricola Specogna

Ancora in terra colli del Friuli testiamo il sauvignon che nasce sulla collina di Rocca Bernarda. Agli occhi presenta un colore giallo paglierino non particolarmente acceso e da leggeri riflessi verdolini. Intensi sentori di foglia di pomodoro e  peperone giallo aprono la strada a pompelmo e ananas.  Di buona struttura , attiva il palato con una buona acidità abbinata ad una buona dose di sapidità. Il gusto persiste abbandonando il palato con finezza e lasciando una bocca pulita e fresca.

Feudi di Romans

Scendiamo in Friuli Isonzo per un Sauvignon Blanc di 13%. Colore giallo verdolino con un  bilanciato bouquet aromatico. La foglia di pomodoro, la menta, il peperone, la salvia, l’ananas si combinano in un intreccio dove predominanze non appaiono.  Un equilibrio aromatico che denota subito eleganza olfattiva. Stessa eleganza che presenta al palato. Un vino che non tradisce ciò che promette. Un ingresso non aggressivo viene unito ad un’uscita morbida con una discreta persistenza. Fine e piacevole allo stesso tempo.

Vie di Romans

Restiamo in Friuli Isonzo spostandoci qualche chilometro a nord. Per questa azienda abbiamo optato per una doppia degustazione di Sauvignon Blanc , il Piere e il Vieris , per entrambe annata 2016.

Il primo vino si presenta con un deciso giallo paglierino dai riflessi verdolini. Nell’immediato arriva il classico sentore di foglia di pomodoro ma subito dopo emergono note di fiori bianchi, cera d’api, agrumi e ananas con un’ alone balsamico. Presenta in bocca un carattere decisamente fresco ma mai pungente. Finale di buona persistenza ed eleganza. Al retrogusto emergono con prepotenza la frutta fresca e le componenti balsamiche.

Il Vieris è un vino leggermente più strutturato rispetto al primo, con un corpo un po’ più netto.  Al naso percepiamo la stessa complessità aromatica arricchita da una buona dose di mineralità che gli conferisce completezza. In bocca risulta essere più morbido. Vino fine ed elegante che unisce sapientemente piacevolezza e carattere. Per entrambi i vini di Vie di Romans possiamo assolutamente affermare di averli degustati nella loro gioventù.

Tiefenbrunner

Spostiamoci in Alto Adige. La rinomata azienda Tiefenbrunner presenta un Sauvignon Blanc della linea Merus che ci incuriosisce fin da subito. Caratteristico colore giallo paglierino per un vino del 2016 ed un naso che rispecchia molto bene il carattere aziendale. Minerale e balsamico con note accentuate di frutta gialla abbinate al peperone verde. Un vino di carattere, fresco, delicatamente sapido  e comunque ben equilibrato.

Peter Solva

Sempre in Alto Adige troviamo questa azienda che propone un Sauvignon Blanc caratterizzato da una sua originalità caratteriale. Un colore giallo paglierino che lascia intravedere venature verdoline. Un aspetto visivo non invadente, che vuole alternarsi dall’apparire e il non apparire. Al naso una delicata eleganza che gioca su toni balsamici e fruttati sapientemente domati per lasciare il palco ad una fine mineralità. In bocca esplode immediatamente per poi distribuirsi lungo tutto il palato lasciando un ricordo gradevole di agrumi e un pizzico di sapidità. Un vino elegante in tutte le sue componenti.

Baron Di Pauli.

Altra tappa nei dintorni del lago di Caldaro. Kinesis è un vino dal colore giallo paglierino intenso. Di buona complessità aromatica dove le spezie, gli agrumi, la frutta tropicale fanno da tappeto alle erbe vegetali ed una nota molto elegante di foglia di pomodoro. Vino di corpo e struttura notevole che ammalia il palato per finezza. Leggermente sapido in fin di bocca e agrumato e vegetale nel retrogusto. Un vino che può sicuramente ancora evolvere ma già adesso regala una bevuta affascinante.

Peter Dipoli

Chiudiamo il nostro tour del Sauvignon facendo sosta ad Egna da Peter Dipoli. Una certezza il suo Voglar che ormai da decenni rappresenta un punto di riferimento per gli amanti di questo vitigno in Alto Adige.  Colore giallo paglierino intenso. Sensazioni olfattive affascinanti  composte da decise note erbacee e agrumi, il tutto condito da una energica mineralità su un impianto di fiori bianchi. A conferire originalità un marchio di fabbrica olfattivo quale il the verde. Un vino di carattere, deciso e intrepido. In bocca presenta un’eleganza spregiudicata. Fresco e sapido allo stesso tempo lascia un palato limpido e pulito dopo una buona persistenza . Vino da invecchiare e poi assaggiare di nuovo.

Questo il nostro percorso a base di Sauvignon blanc, soddisfatti di quanto il mercato del Friuli e Alto Adige possono  regalare quest’anno. E voi che idea vi siete fatti in questi giorni?