Pietro Cassina. L’Alto Piemonte tra Lessona e Bramaterra. Risalendo l’Italia del vino si giunge nei luoghi del Nebbiolo dove le Alpi creano un clima sui generis e dove il territorio si forgia dell’unicità esplosiva del super vulcano che milioni di anni fa ha scoperchiato il suolo fino a 25 km di profondità, da cui oggi affiorano strati di origine magmatica. L’Alto Piemonte, incastonato tra le provincie di Biella, Vercelli e Novara. Continue reading Pietro Cassina. L’Alto Piemonte tra Lessona e Bramaterra.
BeFirstSocial. Engagement per cantine e wine influencer.
BeFirstSocial. Engagement per cantine e wine influencer. Quante volte, di fronte alla tua pagina instagram, ti sei demoralizzato a causa delle scarse interazioni. Spesso ti avranno tirato le orecchie per lo scarso successo che ha la tua cantina nel canale social più seguito del momento. E sai bene come sia importante far crescere il proprio profilo per generare un traffico costante per promuovere i tuoi vini. Continua a leggere.
Tenuta Uccellina. Spiccano il volo gli autoctoni romagnoli.
Il nostro percorso di scoperta di nuove piccole grandi realtà fa tappa a Russi, in provincia di Ravenna. Qui troviamo Tenuta Uccellina, porta bandiera di una viticoltura incentrata sulla valorizzazione dell’autoctono locale. Scopriamo questa cantina accompagnati da Hermes Rusticali, titolare dell’azienda. La vita lo ha portato dai campi di calcio ai campi d’uva affiancando i genitori in questa impresa.
Non lo ha fatto certo in punta di piedi. E’ entrato a gamba tesa come un difensore vecchia maniera stile Giorgio Chiellini o se preferite Paolo Montero. Dopo aver attaccato gli scarpini al chiodo decide di difendere il progetto familiare ed espanderlo in cerca di trofei e lo fa partendo da una laurea in enologia che gli permette di fornire valore aggiunto non indifferente ad una realtà che già navigava con disinvoltura. “A 21 anni capiì che da lì a 7-8 anni non mi sarei visto calciatore. Decisi quindi di riprendere i miei studi e sostenere l’attività di famiglia”. Continua a leggere.
Consorzio Vini Doc Cori. Nuovi orizzonti per il Nero Buono.
Consorzio Vini Doc Cori. Inaugurato il Consorzio Volontario per la Tutela e la Valorizzazione dei Vini D.O.C. Cori ed è subito guerra al Kiwi. Nel quattrocentesco chiostro di Sant’Oliva le aziende fondatrici Carpineti, Molino7cento, Tenuta Filippi e Cincinnato, insieme al sindaco di Cori Mauro De Lillis e l’assessore all’agricoltura del comune di Cori Simonetta Imperia hanno presentato ufficialmente il progetto nato il 13 maggio scorso. Continua a leggere.
Longanesi. Da un vitigno quasi estinto nasce il vino Bursòn.
Longanesi. Da un vitigno quasi estinto nasce il vino Bursòn. Oggi vi portiamo alla scoperta di un altro vitigno che ha rischiato l’estinzione. Una ricchezza immensa del nostro territorio che avremmo perso se la caparbietà di pochi uomini e vignaioli non fosse intervenuta a sostegno di quest’uva straordinaria. In questo vitigno non si nasconde solo la storia e la cultura dei suoi acini. Ma c’è un po’ di storia e curiosità del sud est romagnolo.Di tutta quell’area compresa tra Ravenna, Forlì e Imola che da secoli fa ruotare su queste uve parte dei suoi vini. Continua a leggere.
Wine Influencer. Calamità naturale o risorsa?
Wine influencer Si o No? Discussione semiseria su un argomento controverso che rischia di alimentare fraintendimenti e speculazioni. Proprio per evitare il vortice delle polemiche scopriamo subito le nostre carte per scongiurare di essere etichettati pro o contro i wine influencers. In tutta onestà viviamo bene con e senza di loro. Continua a leggere.
Come degustare un vino. Sei principi che ti hanno nascosto.
Come degustare un vino è un argomento fin troppo dibattuto. Non staremo a qui a dirvi come si tiene il calice, come ruotarlo, quanto tempo tenere in bocca un vino e quanto versarne nel bicchiere. Sono cose che già sapete. Continua a leggere.
Castel Mimi. Il regno del vino moldavo.
Castel Mimi non è solo una cantina. E’ una leggenda moldava del vino. Un luogo ricco di storia e intriso di aneddoti. Un’azienda che ha visto passare davanti a se 120 anni di storia, costruendosi nel periodo dei primi pionieri occidentali del vino, per poi passare al riconoscimento dei venti dell’est invadendo mercati a nord e ad occidente. Per poi reinventarsi nel periodo comunista e rilanciarsi in grande stile con l’arrivo del nuovo millennio. Continua a leggere.
Alessandro Mo. La fatina celtica dei vini del Monferrato.
Un bel confronto, una nuova conoscenza nel mondo del vino. Una chiacchierata con Alessandro Mo intorno all’Asti, il barbera, l’ arneis e come una piccola cantina dal cuore grande si reinventa mantenendo saldo il legame con la tradizione. Il giovane produttore nei suoi racconti apre le porte ad un storia nella storia del monferrato. Con la semplicità e l’umiltà che lo contraddistinguono scopriamo un vignaiolo vero, o meglio un enotecnico, che, con timidezza social e la sua gelosa riservatezza, decide in punta di piedi mostrare il suo lavoro nell’immensità delle proposte dell’Asti. Continua a leggere.
Vino artigianale e industriale. Basta con le cazzate.
Provo a dare una mia opinione nell’annosa discussione tra vino artigianale e industriale. Scrivo questo articolo ormai saturo delle diatribe sul vino naturale, dinamico, biodinamico, orange wine o non orange wine. Affinamento in anfora, no in barrique, anzi no in acciaio. E tutte le menate varie sui vari stili con cui è possibile fare il vino. E questo mi fa girare le palle non perchè siano discorsi inutili e banali, tutt’altro. Continua a leggere.