Daniela Dellio, la maison agricole dei vini estremi

La maison agricole D&D e la forza di produrre in condizioni estreme.

Daniela Dellio, vini estremi
Daniela Dellio, vini estremi

Maison agricole D&D. La Valle d’Aosta ha sempre un suo fascino vitivinicolo. Il vedere questi vigneti in pendenza che si alternano tra le irte colline e le montagne è un panorama unico per chi ama passeggiare tra uve e filari.

Nasce una passione spontanea e una gratitudine immensa verso coloro che si ostinano a lavorare la vigna in condizioni  tali da richiedere imprese vitivinicole che oggi vengono definite eroiche.VITICOLTURA EROICA VALDOSTANA

Se non fosse per questi vignaioli l’Italia perderebbe un pezzo importante della propria cultura enologica, e soprattutto l’unicità di vini che solo qui riescono ad esprimere il meglio di sé. In un luogo dove il gelo invernale e il sole estivo predispongono un  sistema ambientale che riesce a modellare i vitigni autoctoni della valle dove non potrebbe accadere altrove. Vitigni autoctoni che riescono a produrre uva dove altre varietà non potrebbero resistere. Un luogo dove il prodotto vino è ottenuto sfidando gli agenti atmosferici e le difficoltà territoriali.

Ci troviamo di fronte alla regione geograficamente più piccola d’Italia con i suoi 3263 km² con il minor numero di abitanti, circa 126.220, in un territorio quasi completamente montano e circondato dai 4 massici montuosi più grandi d’Italia (Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, gran paradiso). Un luogo che trova sorgente di vita nel Dora Baltea, un affluente del Po che attraversa l’intera regione continuando il suo percorso in Piemonte. Lungo le rive del Dora Baltea nascono le zone vinicole più importanti della regione che possono vantare microclimi diversi grazie a questa alternanza fiume, montagna, valle. Gli inverni rigidi tipici dei climi continentali impongo a queste aree temperature che scendono sotto gli 0 gradi. Mentre l’estate la temperatura sale oltre i 30 gradi. Ma soprattutto la neve ha il sopravvento sulla pioggia.

FOCUS SULL’AZIENDA

Abbiamo conosciuto Daniela Dellio nel 2014 durante una manifestazione a Spoleto. Una donna di carattere ma con l’animo gentile. Questa è stata l’impressione che abbiamo avuto al nostro primo incontro, e questa è l’idea che ci trasmettono i suoi vini. Dopo quattro anni abbiamo la fortuna di ritrovare queste peculiarità assolutamente intatta. Anticipiamo subito che questo è ciò che ci piace di più dei vini della Maison Agricole D&D.

La superficie vitata della valle D’Aosta è poco meno di 500 ettari, di questi solo 3 appartengono a Daniela Dellio. Stiamo parlando di un’azienda piccola, che produce poche migliaia di bottiglie da suddividere per i vitigni coltivati quali Petit Rouge, Gamay, Fumin, Pinot Noir, Syrah, Petit Arvine e Muscat Petit grain. L’azienda si trova a nord ovest del capoluogo sulle colline antistanti il Dora Baltea rientrando di diritto nella sottozonza Torrette del doc Valle D’Aosta. Vigna composta in terrazze con una notevole pendenza ed esposizione verso sud, guardando la città di Aosta,  che ne permettono un’ottima esposizione.

Daniela Dellio, Viticoltura Eroica
Daniela Dellio, Viticoltura Eroica

La maison agricole D&D è nata del 2002 sulle radici dei nonni di Daniela Dellio che avviarono la produzione del vino ad inizio del secolo scorso. Solo negli anni settanta la famiglia si è forgiata del marchio doc. Daniela Dellio ha rinnovato ad inizio secolo l’azienda, mantenendo il carattere famigliare e tradizionale ma rivisitandolo in chiave moderna.

LA DEGUSTAZIONE

Abbiamo selezionato 4 vini della Maison Agricole D&D, e questo è quanto emerge dalla degustazione.

Petite Arvine Valle D’Aosta DOP 2017.  Un vino ottenuto con macerazione a freddo per 24 ore con le bucce di Petit Arvine in purezza con affinamento esclusivo in acciaio. All’occhio risalta un giallo paglierino con degli importanti riflessi dorati accesi. Al naso arriva immediatamente la frutta esotica,  accompagnata da una delicata nota di pompelmo e camomilla. Il tutto viene ravvivato da una leggera presenza di miele e albicocca matura. Un buona dose acidità non nasconde un vino comunque rotondo e che fa della sapidità il suo carattere distintivo, la sua impronta.

Fumin Valle D’Aosta DOP 2016. Un fumin 100% molto interessante. Effettua una macerazione di 8 – 10 giorni prima di essere affinato in acciaio e successivamente in botti di rovere. Dal colore rosso rubino con riflessi viola spicca al naso per la sua speziatura con predominanza di vaniglia e pepe, sostenuto da erbe aromatiche e frutti rossi. Un vino con una buona acidità, un tannino vellutato e che ammalia per morbidezza. Piacevole al palato e con una retrolfattiva elegante.

Torrette Valle D’Aosta DOP 2016. Composto da 80% di Petit Rouge e 20% da Fumin e Cornalin.  Uno dei vini più rappresentativi della D&D. Macerazione con le bucce per 8 – 10 giorni, a seguire un affinamento in acciaio, solo un 20% del vino farà un affinamento in botti di rovere. Sensazioni olfattive molto decise di viola e frutti di bosco sostenute da un prugna intensa.  In sequenza troviamo sentori terziari che ricordano la vaniglia e il pepe.  In bocca ha una buona spalla acida e un tannino ben lavorato che ben si armonizzano con le componenti morbide creando un discreto equilibrio al palato.

Deux Petits Doux, Daniela Dellio
Daniela Dellio, Petite Arvine Muscat blanc da uve stramature.

Deux Petits Doux.  Un assemblaggio di uve stramature Muscat Blanc e Petit Arvine. In questa bottiglia da 0,5L  si afferma il carattere di Daniela Dellio e il suo animo gentile.  Un vino dolce ma mai stucchevole. La piacevolezza del Muscat Blanc si combina con la freschezza del Petit Arvine regalando un prodotto gradevole al naso e al palato senza mai essere ruffiano. Il coloro giallo dorato riflette contornato da sentori di miele e frutta gialla appassita. Alla lingua arriva subito un pizzico di dolcezza che viene mitigata da una giovane acidità e una lieve sapidità così da bilanciare minuziosamente il vino al palato. Il retrogusto è intenso con una discreta persistenza senza lasciare aloni dolciastri in bocca.

Una cantina che nel corso degli anni ha sempre mantenuto fede al suo progetto. I vini dimostrano la continuità aziendale di puntare sul binomio poca quantità – tanta qualità. Grazie all’impegno di Daniela Dellio e della sua famiglia la viticoltura valdostana può contare anche sul loro apporto per salvaguardare il patrimonio dei vini estremi. Una cantina che con tenacia e passione ci regala vini che trasmettono le storie e le fatiche della viticoltura montana e tradizionale.